La bella Teresa, detta Tirisin, cresciuta con il padre tra i lavori pesanti sugli argini del Po (siamo negli anni Venti), viene svezzata presso il casino "Grotta azzurra". Viene notata dal dottor Quario che la assume come cameriera, educandola alle arti della femminilità. Arti che Tirisin metterà all'opera proprio col medico. Il film poteva essere il ritratto di un'educazione sentimentale ed erotica e insieme l'affresco storico di un'epoca, come nel bel romanzo di Gianni Brera da cui è tratto. Si cade invece nella banalità della commedia erotica, anche se la Carati (prima della deriva personale e dell'hard-core) era una delle attrici più sexy del cinema italiano....