Alberto (Sordi) è cresciuto pavido e timoroso che tutto e tutti congiurino ai suoi danni. Impiegato in un cappellificio, egli ha come capoufficio una vedova che manovra per farsi sposare da lui che, peraltro, non ne ha nessuna voglia. Una notte in cui è stato fuori casa, un attentato provoca il ferimento di alcune persone e Alberto viene sospettato. Se la caverà e deciderà di arruolarsi nella Celere. Troppo confusa e spezzettata, la vicenda si affida eccessivamente all'istrionismo di Sordi, ma proprio per questa sua fragile struttura finisce col perdere parte della sua valenza satirica, anche se non manca di spunti spassosi....