Alfredo (De Niro), troppo succube ai fascisti, viene lasciato dalla moglie (Sanda); Olmo (Depardieu) subisce la repressione politica fino alla Liberazione, quando guida i contadini cotro il padrone, Alfredo. Il fattore (Sutherland) viene ucciso con la sua amante (Betti), Alfredo è condannato simbolicamete a morte. Ma l'amicizia fra i due uomini cresciuti insieme non viene meno. Si accentua, in questa seconda parte, la dicotomia fra le ambizioni storicistiche e i compromessi di spettacolarità, con un finale "sublimato" in una coreografia populista. Ne risentono anche gli interpreti....