Un gruppo di giovani skaters, assidui frequentatori del parco di Washington Square a New York, affronta i suoi problemi con la droga e con il sesso. Del gruppo fa parte una giovane sieropositiva che cerca disperatamente di trovare il suo "benefattore" e un teenager che, come hobby preferito, adora sverginare ragazzine. È l'opera prima di Larry Clark, ultracinquantenne americano dell'Oklahoma, sconosciuto al cinema, ma assai famoso come fotografo. Nel 1971, il suo album "Tulsa" (intitolato come la cittadina americana dove il regista è nato nel 1943) viene definito "glaciale e sconcertante". Nel 1983, la seconda raccolta "Teenage Lust" ne confermò il talento e la predilezione per i misteri adolescenziali e le provocazioni. "Kids", sin dal titolo, s'insinua tra gli sconcertanti ragazzini degli anni '90, un gruppo dei quali viene seguito per ventiquattr'ore. Un film "al di là del bene e del male", come scrisse il quotidiano francese "Libération"...