Cesare è un idraulico cinquantacinquenne, vedovo. Visto morire un coetaneo, Cesare diventa conscio che la morte potrebbe colpire anche lui. Decide così di lasciare il lavoro e godersi quel che gli resta da vivere. Ma è inutile rincorrere la giovinezza ormai passata, coltivare speranze che si risolvono in altrettante delusioni: per sconfiggere la disperazione e la solitudine non gli resta che tornare al lavoro. Intensa e amara elegia sullo sfiorire della vita, il film di Elio Petri tratta, con eccellenti sensibilità e misura, un argomento insolito. Salvo Randone è formidabile e dà alla figura di Cesare una "verità" eccezionale. ...